RAMPAGE V EXTREME. Una nuova purosangue da Asus: come si comporterà ? - Consumi

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Grazie della presenza di punti per la rilevazione delle tensioni in tempo reale, ci siamo avvalsi del noto tool CPU-Z (aggiornato all’ultima release 1.71.0) per la rilevazione e la stabilizzazione della frequenza del processore in tempo reale. Le misurazioni sono state effettuate con il sistema sotto carico tramite CinebenchR15 utilizzando come riferimento la frequenza limite di 4600MHz che è poi la stessa frequenza di test impostata da BIOS anche per le altre schede madri della comparativa. La frequenza della memoria è stata volutamente impostata e mantenuta a 1600MHz con timings 11-11-12-27 1T. Ovviamente per superare il test ogni scheda ha richiesto da BIOS, per poter chiudere il test senza errori, un determinato voltaggio. Al fine di rendere attendibile il test e porre le schede sullo stesso piano per verificarne la sezione di alimentazione e quindi la singola capacità di stabilizzare il Vcore erogato riducendo al minimo il Vdroop, siamo intervenuti sul LoadLineCalibration settandolo al massimo possibile, cosi da mettere sullo stesso piano l’intervento della sezione di alimentazione delle varie motherboard. Il profilo LLC impostato al livello 9 (al massimo possibile) da BIOS, sulla Rampage V Extreme ci ha permesso, grazie ai punti di misurazione delle tensioni, di rilevare tramite multimetro digitale un comportamento stabile con un Vdroop praticamente nullo, ossia di soli 0,001 volt. Ricordiamo che lo scopo del test mira principalmente ad analizzare l’aspetto delle tensioni erogate ed il relativo Vdroop in un’ottica di efficienza del sistema di alimentazione e non a ricercare il valore più alto per fini di gara o record. Ricordiamo anche che l’importanza del circuito di alimentazione è direttamente proporzionale alla capacità computazionale e di carico, poiché a determinate frequenze limite ed in generale sotto overclock, il processore assorbe un notevole quantitativo di corrente e se la sezione di alimentazione della motherboard non riesce a far fronte alla richiesta di corrente, il valore computazionale restituito su qualsiasi test effettuato rimane basso. Di solito su molte altre schede madri con una sezione di alimentazione non all’altezza, per cercare di chiudere il test ad una data frequenza, si cerca di compensare aumentando il voltaggio (Vcore) applicato al processore, ma questo porta a scontrarsi con il problema della temperatura. Di seguito la tabella riepilogativa dei risultati ottenuti:

 

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Il risultato ottenuto con il test effettuato sulla nuova versione R15 di Cinebench non ha permesso alla Rampage V Extreme di raggiungere il primo posto, raggiunto dalla controparte Gigabyte, mentre ha richiesto seppur di poco un voltaggio più basso. Il parametro di temperatura rilevato sul dissipatore passivo è da ritenersi relativo ed accettabile per il tipo di test e non assoluto in quanto dipendente dalla temperatura ambientale decisamente bassa rispetto a quella estiva, ma che lo scopo è di verificare se tale sezione è stata progettata con coerenza per sopportare gli stress dovuti all’overclock. Comunque possiamo constatare che le temperature registrate sui dissipatori della sezione di alimentazione sono risultate più basse delle controparti grazie ad un ottimo sistema di dissipazione passivo dotato di Heatpipe.

Ci teniamo infine a precisare che sconsigliamo per un daily clock a qualunque frequenza lo si voglia raggiungere e mantenere, d’impostare un LLC (Load Line Calibration) al massimo livello in quanto utilizzare tale settaggio in primis non è necessario, dato che questi settaggi si utilizzano per chi opera sotto azoto, ed in secondo luogo comporta una notevole produzione di calore nonché un maggiore stress al processore.

 

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