Philips BDM3490UC in test
Colour banding
Come primo test abbiamo verificato la presenza del classico fenomeno del colour banding, ovvero delle bande di colore sulle sfumature, con diverse tonalità. Il Philips ha un buon comportamento e rimane nella media di prodotti analoghi.
Uniformità
Suddividendo lo schermo in nove rettangoli, abbiamo misurato con il colorimetro l’uniformità della luminosità e dei colori. La differenza massima registrata è risultata pari al 7%, con una media del 3,8%, per quanto riguarda la luminosità, mentre per il colore, il Delta-E maggiore è stato di 2,1, con una media dell’1,2. La media scende rispettivamente al 2,6% e a 0,8 attivando la modalità SmartUniformity.
Abbiamo inoltre catturato due immagini con una schermata nera al buio con diverso tempo di esposizione della fotocamera. L’immagine di sinistra riporta la situazione più simile riscontrabile a occhio nudo, mentre quella di destra ha una sensibilità maggiore alla luminosità. Si ricorda che questo test è fortemente dipendente dal singolo esemplare.
I quattro angoli mostrano problemi di bleeding, specialmente quelli in alto. In uso desktop ovviamente la problematica non è riscontrabile, ma vedremo meglio nel prossimo capitolo che durante la riproduzione dei formati 16:9 (con barre nere verticali ai lati) l’effetto potrebbe disturbare la visione.
Angoli di visione
In questo test andiamo a valutare la deviazione colorimetrica all’aumentare dell’angolo di visione per i quattro lati. In questo test prevalgono in genere i display a matrice IPS / PLS / AHVA; seguono i VA e infine i TN.
Il Philips monta un pannello AH-IPS, ma trattandosi di una versione curva, la vista centralizzata è ancora più importante. L'effetto chiamato "IPS glow", ovvero il bagliore che si presenta all'aumentare dell'angolo di visione su riproduzioni molto scure, viene in parte attenuato ai lati più distanti perché la curvatura in tal senso un pochino aiuta, ma non per questo il pannello ne è immune.
Reattività
Per testarne la reattività abbiamo utilizzato il tool presente su TestUfo.com. Per i vari setting dell’overdrive disponibili nel Philips BDM3490UC, Disattivato, Veloce, Più veloce e Il più veloce, sono state catturare dieci foto con la fotocamera impostata con ISO 3200 e tempo di esposizione di 1/350 sec, e ne abbiamo riportato il risultato medio.
Discreta è la reattività del monitor Philips BDM3490UC. La scelta forse migliore del setting è quella chiamata "Più veloce", che genera una minore presenza dell'effetto scia senza mostrare artefatti presenti invece nell'opzione più estrema. Per la tipologia del prodotto, non prettamente gaming, il monitor ha un comportamento nella media di monitor con pannelli di tipo IPS.